Interventi di chirurgia bariatrica: mini bypass gastrico
Mini bypass gastrico: come funziona
Il mini bypass gastrico è una procedura di chirurgia dell’obesità che trova impiego anche nel trattamento della sindrome metabolica.
L’intervento prevede una tubulizzazione gastrica praticata lungo la grande curvatura dello stomaco che
viene suturata ad una lunga ansa digiunale portata in sede sovramesocolica.
Rispetto al bypass gastrico, questo intervento tecnicamente è più semplice in quanto prevede una singola connessione tra stomaco ed intestino.
Vantaggi del mini bypass
Il mini bypass è un’operazione chirurgica introdotta nel 1997 con l’obiettivo di diminuire i rischi del bypass gastrico tradizionale e permettere di ottenere comunque ottimi risultati sia in termini di calo ponderale che in termini di risoluzione del diabete e delle comorbidità.
La riduzione del peso deriva da due fattori:
- Riduzione dell’appetito: il paziente si sente sazio anche dopo aver ingerito una piccola quantità di cibo.
- Riduzione dell’assorbimento del cibo: l’arrivo di cibo masticato in un tratto di intestino non abituato a riceverlo comporta un minore assorbimento e riduce ulteriormente l’appetito.
Il mini bypass gastrico porta solitamente a un calo del 70-80% dell’eccesso di peso pre-operatorio.
(Foto: mypremiumeurope.com)
In fase post-operatoria
L’efficacia dell’operazione di mini bypass gastrico dipende per buona parte dal periodo post-operatorio. Come per gli altri interventi di chirurgia bariatrica, al paziente è richiesto un serio impegno nell’adozione di uno stile di vita che include una dieta rigorosa e un programma di esercizio fisico.
Allo scopo di massimizzare i benefici e ridurre al minimo i rischi di complicanze a lungo termine, è inoltre necessario sottoporsi a controlli clinici e nutrizionali regolari. Possono anche essere richiesti integrazioni vitaminiche e minerali.