Night Eating Syndrome

NES: facciamo chiarezza

La Night Eating Syndrome, definibile anche Sindrome dell’Alimentazione Notturna caratterizzata da iperfagia nelle ore serali ed costituita da una combinazione di tre diversi disturbi psicologici: Disturbo Alimentare, Disturbo del Sonno e Disturbo dell’Umore.

La Sindrome dell’Alimentazione Notturna,  descritta per la prima volta nel 1955 da A. Stunkard, psichiatra dell’Università di Philadelphia, è presente in circa il 2% della popolazione generale (Rande et al.1997), nel 9% dei soggetti obesi (di cui il 60% donne ed il 40% uomini), e nel 27% dei pazienti fortemente obesi.

Rispetto agli altri, le persone con NES consumano la maggior parte delle calorie successivamente al pasto serale (+56% rispetto al +15%) e tendono a risvegliarsi più frequentemente nel corso della notte (da 3,6 vs 0,3 volte). La persona afflitta da NES spesso si alimenta scarsamente a colazione e a pranzo, fa una cena normale, ma poi tende a mangiare abbondantemente e in modo compulsivo, mediante ripetute abbuffate (fino ad un terzo delle calorie giornaliere) nel periodo serale ed in quello notturno (le abbuffate sono costituite da quantità di cibo minori rispetto al Binge Eating Disorder1 di cui parliamo però in un altro articolo nel blog)2. Alcune persone con NES associano all’assunzione di alimenti anche quella di alcolici; tale atteggiamento è definito Night Eating/Drinking Syndrome (NEDS).

La NES si verifica in circa il 1,5% della popolazione generale, con una maggiore prevalenza in determinati gruppi di pazienti:

  • Adulti con grave obesità (15%);
  • Soggetti candidati a by-pass gastro intestinale (10% – 42%);
  • Pazienti di sesso femminile con Disturbo da Crisi Bulimiche (BED) (15%);
  • Persone che frequentano centri o cliniche specializzate per il controllo del peso (8,9%);
  • Pazienti che si rivolgono presso centri specializzati per disturbi del sonno (5,8%);
  • Pazienti psichiatrici ambulatoriali (12,3%).   

Sintomi e caratteristiche cliniche del NES

La Sindrome dell’Alimentazione Notturna è caratterizzata da difficoltà ad addormentarsi (insonnia iniziale) con conseguente necessità di mangiare, oppure da risvegli notturni (insonnia centrale) accompagnati dalla necessità di mangiare per riuscire a riaddormentarsi. L’abbuffata è un episodio di alimentazione eccessiva  in cui viene ingerita una grande quantità di cibo e durante il quale il soggetto sperimenta una sensazione di perdita di controllo3.

Le persone affette da NES sono coscienti durante gli episodi di abbuffate notturne e generalmente scelgono il cibo da mangiare, sebbene abbiano occasionalmente degli episodi in cui non ricordano quello che hanno mangiato. Le ricerche ed i dati clinici attuali evidenziano come la Sindrome dell’Alimentazione Notturna è in relazione con il tentativo disfunzionale attuato dalla persona al fine di gestire gli stati d’animo spiacevoli e ristabilire il sonno disturbato mediante l’assunzione di cibo4. Le persone sperimentano generalmente un intenso senso di colpa e vergogna per le abbuffate, rabbia e ansia verso il proprio discontrollo sul comportamento alimentare notturno.

In specifico i principali sintomi sono:

  • scarso appetito la mattina (certe volte fino al tardo pomeriggio);
  • eccessiva e compulsiva alimentazione nel periodo serale e notturno;
  • difficoltà ad addormentarsi e necessità di mangiare prima dell’addormentamento;
  • frequenti risvegli notturni con dalla necessità di mangiare per riuscire a riprendere sonno;
  • presenza di depressione o stress diffuso.

Curare la NES oggi non è semplice occorre un intervento psicoterapico e un’adeguata terapia farmacologica e curare con particolare attenzione la dieta che  può aiutare nel fronteggiare questo disturbo. Molto positivi sono gli interventi di psicoterapia  di tipo cognitivo-comportamentale attraverso la quale si insegna al paziente a cambiare le abitudini alimentari e a gestire le emozioni che arrivano dall’esterno. Sembrano molto efficaci anche gli interventi di gruppo dove persone con la stessa patologia si confrontano e sostengono nell’affrontare e debellare questo disagio.

È necessario quindi rivolgersi a centri specializzati nei disturbi alimentari dove un’equipe multidisciplinare valuterà il caso e prenderà in carico il paziente lungo il viaggio di rinascita.

 

NOTE
  1. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29044551. McCuen-Wurst C., Ruggieri M., Allison KC., Disordered eating and obesity: associations between binge-eating disorder, night-eating syndrome, and weight-related comorbidities, NCBI, 2018.
  2. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29859477. Melo MCA., de Oliveira Ribeiro M., de Araújo CFC., de Mesquita LMF., de Bruin PFC., de Bruin VMS., Night eating in bipolar disorder, NCBI, 2018. Lo studio spiega come i  pazienti bipolari con NES presentano più manifestazioni correlate alla malattia come maggiore ansia, peggiore funzionamento e peggiori parametri di sonno.
  3. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30098543. Kandeger A., Egilmez U., Sayin AA., Selvi Y., The relationship between night eating symptoms and disordered eating attitudes via insomnia and chronotype differences, NCBI, 2018.
  4. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29912574. He J., Fan X., Yan J., Huang F., Wu W., Cai Z., The relationship between neuroticism and night eating: exploring  the mediating roles of psychological distress and maladaptive coping, NCBI, 2018.

 

Il primo passo è cominciare a informarsi: ti invitiamo a contattarci per fissare un incontro nel nostro Centro!